Teatro Comunale Chiabrera

Un gioiello architettonico nato dalla mente di Carlo Falconieri, intitolato al poeta e drammaturgo Gabriello Chiabrera. Tra le sue mura, per oltre un secolo, si sono alternate le arie più celebri del melodramma con le voci di cantanti illustri, da Mc Cormack a Giani, dalla Gruitz alla Caruzzi Bedogni, fino a Toti del Monte e Tito Schipa.

Un palcoscenico che ha visto nascere e fiorire la grande prosa italiana. Un luogo di cultura e di emozioni, dove storie e personaggi hanno preso vita, trasportando il pubblico in mondi lontani. Poi, gli anni Cinquanta e un lungo silenzio. Il teatro chiude i battenti, ma la sua anima non si spegne. Nel 1963, un nuovo risveglio: il restauro riporta il Chiabrera al suo antico splendore.

Dal 1967, il Comune ne assume la gestione. La prosa torna protagonista, grazie alla preziosa collaborazione con l'Ente Teatrale Italiano. Un altro lungo stop negli anni Novanta, ma la passione non muore.

Nel 2005, l'ultimo restauro: impianti, arredi, decori e la volta tornano a brillare. Oggi, il Teatro Chiabrera è più che un luogo di spettacolo. È un simbolo della città, un punto di riferimento culturale per tutta la regione.