Vetro
Già dal Medioevo, questo connubio ha definito l'anima del luogo, tessendo una storia affascinante che si tramanda oralmente di generazione in generazione.
Si narra che furono i monaci benedettini a introdurre la lavorazione del vetro, chiamando un gruppo di esperti artigiani dal nord della Francia. Sebbene non esistano prove scritte di questa leggenda, è innegabile che l'abbondanza di legname, felci e corsi d'acqua della zona abbia reso Altare un luogo ideale per l'arte vetraria, attirando così questi maestri francesi che vi installarono le prime fornaci. Passeggiando tra le vie di Altare, puoi quasi sentire l’eco di quei tempi antichi, quando le prime fornaci scaldavano l’aria e il vetro, ancora incandescente, prendeva vita nelle mani degli artigiani.
Le tecniche millenarie, come l'incisione alla ruota sul vetro, risalente ai tempi degli antichi romani, e la legatura a piombo, che dona colori vivaci alle vetrate di edifici privati, pubblici e religiosi, continuano a essere praticate. Ma Altare non è solo custode della tradizione; qui, antico e moderno si incontrano. Il vetro pyrex e quello borosilicato, noti per la loro resistenza al calore, testimoniano un'evoluzione costante, un dialogo continuo tra passato e presente. Il Museo dell’Arte Vetraria di Altare è il fulcro di questo straordinario viaggio nel tempo.
Qui puoi ammirare opere di inestimabile valore come i “Giganti di Vetro” e antichissime attrezzature che raccontano storie di maestria e dedizione. Nei suoi spazi all’aperto, le fornaci dimostrative ti invitano a vivere in prima persona la magia della lavorazione del vetro. I maestri vetrai, con gesti precisi e antichi, trasformano la materia grezza in opere d’arte, svelando i segreti di un’arte che ha attraversato i secoli.
Visitare Altare significa immergersi in un mondo dove ogni pezzo di vetro racconta una storia, dove la tradizione si fonde con l’innovazione e dove la passione per l’arte vetraria continua a brillare, proprio come il vetro al sole.