Il Chinotto
Nasce da un albero sempreverde alto poco più di un metro e mezzo, che, nonostante le sue dimensioni modeste, regala una quantità incredibile di frutti. Le sue origini sono lontane, portano dritte in Cina, ma la sua storia d'amore con Savona ha inizio intorno al 1500, quando un navigatore savonese lo trapiantò sulla costa ligure.
E qui, il Chinotto ha trovato la sua terra promessa, adattandosi perfettamente al clima e al terreno.
Nel 1877, la magia del Chinotto si intreccia con quella della canditura. La Silvestre-Allemand, già esperta in quest'arte dal 1780 nella sua Apt, in Francia, si trasferisce a Savona, dando vita al primo laboratorio di canditura ligure. Un incontro di sapori e tradizioni che ha dato vita a vere e proprie delizie per il palato.
Verso la fine del 1800, nasce la "Società cooperativa dei chinotti", nata per coltivare, trasformare e vendere questi frutti preziosi. Purtroppo, l'urbanizzazione e i capricci del clima hanno messo a dura prova le coltivazioni di Chinotto, decimandole. Ma la tenacia e la passione di alcuni estimatori hanno permesso di riscoprire questo tesoro.
Oggi, il Chinotto vive una rinascita straordinaria. Non solo è l'ingrediente di una bibita classica, molto in voga negli anni '30, ma viene utilizzato anche in campo cosmetico. Le sue proprietà organolettiche eccezionali lo rendono un prodotto unico, tanto da essere diventato simbolo indiscusso di Savona, che vanta il marchio "Chinotto di Savona" e il titolo di "Città del Chinotto".
Nel 2019, un nuovo gioiello si aggiunge alla corona del Chinotto: il "Giardino degli agrumi", inaugurato nel Complesso Monumentale del Priamar nell'ambito del progetto europeo "Un mare di agrumi". Un luogo dove immergersi nella storia e nei profumi di questo piccolo grande tesoro ligure. Il Chinotto di Savona non è solo un frutto, è un'esperienza sensoriale, un viaggio nella storia e nella tradizione. Un invito a scoprire un tesoro nascosto, a lasciarsi inebriare dal suo profumo inconfondibile e a gustare il sapore unico della sua terra.