Palazzo della Rovere
Il suo nome rivela già la sua preziosità: fu eretto da nientemeno che Papa Giulio II, al secolo Giuliano Della Rovere. Costretto a rifugiarsi nella sua città natale dopo l'elezione di Alessandro VI Borgia, il futuro Pontefice decise di realizzare un palazzo che rispecchiasse il suo status e i fasti delle corti rinascimentali dell'Italia centrale.
Era il 1495 quando Giuliano iniziò ad acquisire terreni a Savona, con l'ambizioso progetto di creare uno spazio grandioso per la sua residenza. Chiamò a sé l'architetto fiorentino Giuliano da Sangallo, maestro indiscusso del Rinascimento, per dare vita al suo sogno.
Sotto la sapiente guida di Sangallo, sorse un palazzo che sfidava i canoni liguri dell'epoca. La facciata, con i suoi ordini sovrapposti, richiamava i palazzi fiorentini, simboli di potere e raffinatezza. All'interno, purtroppo, gli affreschi originari sono pochi, ma quelli presenti nella Cappella, opera di Gerolamo Brusco, raccontano ancora oggi storie di gloria e devozione.
Se hai la fortuna di visitarlo, non perdere gli affreschi cinquecenteschi di Ottavio Semino: ti catapulteranno in un'epoca di splendore straordinario, dove arte e potere si intrecciavano indissolubilmente.
Oggi, il Palazzo Della Rovere attende di essere riportato al suo antico splendore. Un progetto di valorizzazione, in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, ha l'obiettivo di trasformarlo in Biblioteca Civica e in un centro pulsante di cultura per la città. Immagina di passeggiare tra le sue sale restaurate, circondato da libri e opere d'arte. Il Palazzo Della Rovere rivivrà, diventando un gioiello non solo per Savona, ma per l'intero patrimonio artistico italiano.