La Cappella Sistina
Le due Cappelle, quella romana e quella savonese, furono costruite entrambe per volontà del Pontefice Sisto IV (1471-1484), a testimoniare il mecenatismo di quel papa e del nipote cardinale Giuliano Della Rovere, più tardi elevato al soglio pontificio con il nome di Giulio II (1503-1513).
Mentre a Roma, con la creazione della Cappella Vaticana, Sisto IV volle fornire il Palazzo papale di un luogo adatto alle manifestazioni pubbliche della sua autorità spirituale e della sua maestà in qualità di capo della Chiesa, a Savona, volle edificare una cappella funeraria per i genitori Leonardo della Rovere e Luchina Monleone, ubicandola proprio nel convento francescano dove il padre aveva disposto la sepoltura di famiglia.
Nel 1481 iniziò quindi la trasformazione della sala capitolare del convento in cappella funeraria. Per la decorazione pittorica e scultorea, Sisto IV scelse artisti attivi a livello locale. Nel 1483 a Savona il papa chiamò Giovanni Mazzone per realizzare il ciclo pittorico absidale e il polittico dell'altare. L'austera cappella era ad aula rettangolare ed era coperta da una volta a padiglione lunettata, decorata al centro da due tondi con le armi dei Della Rovere. Lungo l'aula correvano affreschi a finti parati di broccato, un cornicione di teste d'angelo e festoni vegetali.
L'abside era a pianta quadrata, sormontata da una cupola dipinta a fondo stellato. Sul lato sinistro dell'abside era collocato il mausoleo marmoreo dei Della Rovere, realizzato dai fratelli Michele e Giovanni D'Aria.
Nel 1762-64 Francesco Maria, ultimo discendente della famiglia Della Rovere, decise di restaurare la Cappella Sistina caduta in abbandono, trasformandola da cappella funeraria rinascimentale in fastosa chiesa barocca. Per ampliare l'abside trasferì nell'aula il monumento funebre facendo incidere - a ricordo dei lavori da lui promossi - la lastra marmorea posta al centro del basamento. Decorò con stucchi le nuove superfici murarie. Il “Polittico Della Rovere” di Giovanni Mazzone non è più presente: nel 1814 suscitò l'interesse del direttore del Louvre, Vivant Denon, il quale riuscì ad acquistarlo per il grande museo parigino dopo due anni di trattative con i Grillo Cattaneo, eredi dei Della Rovere. Fu rimpiazzato dalle tele del Tagliafichi raffiguranti l'adorazione dei pastori e Santa Caterina Fieschi. Attualmente il trittico è conservato al Petit Palais di Avignone, mentre la cuspide è esposta nella Pinacoteca Civica di Savona.
PRENOTAZIONI e INFORMAZIONI
Le prenotazioni vanno richieste almeno tre giorni prima per telefono o e-mail e si attivano per almeno 10 visitatori
Telefono: 327 0281083
E-mail: visitasistina@diocesisavona.it.
Esclusivamente su prenotazione:
dal lunedì al venerdì con orario 10-12,30 e 15,30-18
Senza prenotazione: sabato e domenica con orario 10-12,30 e 15,30-18